L’anno nuovo della mediazione civile …. Il 2024 sarà l’era dell’acquario anche per la Mediazione?

Mediazione civile: quale sarà la sua evoluzione?

Rudollf Steiner, fondatore dell’astroposofia fu uno dei primi a parlare dell’anno dell’acquario come era astrologica, riflettente le caratteristiche della costellazione a livello sociale, economico, politico e comportamentale per gli abitanti della terra.

È dal tardo XX secolo che si sente già parlare di “Era dell’Acquario”, molto spesso riferendosi al movimento New Age, che potrebbe invece considerarsi, nell’attendibilità di questa corrente di pensiero, solo una conseguenza di questa Era.

Per alcuni siamo già nell’era dell’acquario, per altri no.

Tra le caratteristiche principali dell’Acquario ( come costellazione ) che si ritroverebbero nell’era dell’acquario ci sono la solidarietà, la democrazia, la fratellanza, la ricerca di uno stile di vita nel rispetto dell’ambiente, l’umanitarismo, l’apertura di idee, lo sviluppo di nuove tecnologie, l’apertura mentale e senza pregiudizi, la libertà di scelta dell’individuo. Sono tipici dell’era dell’Acquario anche la ricerca di cure alternative, discipline orientali e il ritorno alla meditazione come ricerca interiore di sé stessi e ribellione, intesa come anticonformismo e ricerca del nuovo.  Astrologicamente, questo fenomeno New Age, caratterizzato dalla congiunzione di Urano (il cambiamento) con Plutone (la massa popolare) viene considerato solo l’alba del cambiamento e non il cambiamento vero e proprio. Gioacchino da Fiore, uno dei primi teologi cristiani, invece, riteneva che questa che stiamo vivendo, più che l’era dell’Acquario, fosse l’era dello Spirito.

 

Accordi come ponti, negoziando e comunicando in modo efficace

Mi affascina questo passaggio che vede, questo periodo storico, come quello nel quale dovrebbe iniziare a nascere una cultura basata sulla condivisione, sulla ricerca di accordi e sulla costruzione e non sulla distruzione di ponti, mettendo riparo a quanto accaduto negli anni passati e a quanto sta accadendo ora, in varie parti del mondo.

Ho sempre creduto che il conflitto non portasse da nessuna parte e dall’anno 2007 ne sono consapevole e convinta, e per questo motivo, ho deciso di impegnarmi nella risoluzione alternativa delle controversie e soprattutto nella mediazione civile, nonché parzialmente nella composizione della crisi da sovraindebitamento che, però, vedo più tecnica e più conflittuale. Con la mediazione civile non è così, perché a parte la processualizzazione e la vigilanza da parte del Ministero della Giustizia, che impone il rispetto di certe forme e principi imprescindibili, allo scopo di tutelare chi si avvicina a questo servizio, la mediazione e la negoziazione rappresentano la forma più alta di estrinsecazione ed espressione della comunicazione.

 

L’importanza della rete e del network professionale

Nella sede centrale della Legal Professional Network sono presenti due quadri che rappresentano i ponti di New York, proprio perché la nostra funzione come mediatori e come formatori della mediazione è quella di mettere in collegamento due estremi, due lembi di terra, per consentire il passaggio e l’incontro. Sono anni che credo in questi strumenti e continuo a crederci, come credo nella rete, nell’aggregazione professionale, nella collaborazione tra professionisti perché uniti si va lontano, da soli non si va da nessuna parte.

 

La mediazione civile dopo la riforma Cartabia e il D.M. 150.2023

Il 2023 è stato l’anno della riforma Cartabia che ha rivisitato il decreto 28.2010, prevedendo delle innovazioni alla procedura, tra cui la mediazione in modalità telematica, creando non pochi dubbi e problemi operativi. Molti hanno pensato che con la mediazione telematica la procedura di mediazione si sarebbe smaterializzata, invece, abbiamo testato dal vivo che anche in telematica è possibile mediare e che molti, di fronte alla scelta tra telematica e mediazione in persona, preferiscono la mediazione in persona.

Il 2023 ha segnato la fine del cosiddetto incontro filtro, che portava le parti a sedersi e non sempre ad andare oltre, consentendo oggi di poter entrare nel merito e discutere.

Il 2023 ha segnato, col d.m. 150.2025 l’inizio di una nuova era di accreditamenti e conferme di enti che effettivamente abbiano taluni requisiti di professionalità ed effettività e che siano in grado di fare formazione e gestire le procedure di mediazione con professionalità ed efficacia.

L’anno 2023 ha rappresentato per Legal Professional Network l’opportunità relativa all’apertura di nuove sedi, all’accreditamento di nuovi professionisti. E’ stato un anno con più mediazioni protocollate, accordi conclusi e corsi organizzati.

E’ stato anche un anno duro per tanti di noi, per delusioni, sofferenze personali non sempre facili da gestire, ma dopo tutto, un anno nella certezza che presto ne sarebbe arrivato uno nuovo.

Ma l’anno 2023 ma segnato soprattutto la mia consapevolezza che la mediazione in tutte le sue forme è il mio habitat naturale e in questo voglio continuare ad operare, con tutto il mio staff e con tutti i referenti e i mediatori e formatori, senza lasciarmi più fuorviare o distrarre da altri progetti che, dopo tutto, non sono parte di me.

Come sarà l’anno che verrà per Legal? Conciliando Med? Conciliando Form?

Forse sarà la nostra era dell’Acquario, con me come responsabile di procedura e scientifico ritrovata e con responsabili e mediatori che, finalmente, mi avranno nuovamente a tempo pieno.

 

Mediazione Civile e formazione professionale

Sicuramente gestiremo le procedure con professionalità, facendo attenzione alle nuove norme e porremo attenzione non solo alle regole, ma anche alla comunicazione e al nostro modo di porci. La nostra struttura sarà sempre meglio organizzata e le nostre attività saranno improntate a pianificazione, programmazione e sviluppo. Le attività formative verranno ampliate e soprattutto organizzate con attenzione e professionalità, ponendo rilievo alle sessioni formative on line, e a quelle comunicative e alle simulazioni in persona.

 

Legal Professional Network nuove sedi e nuove opportunità di lavoro

Cercheremo di posizionarci meglio nelle grandi città, senza mai trascurare i centri minori, portatori di grandi numeri di mediazioni e di professionisti con profili altamente competenti. Nostro obiettivo sarà di posizionarci meglio al Nord e in qualche regione del centro nord dove siamo meno presenti.

Miglioreremo le nostre prassi e le nostre procedure di mediazione, creando sempre un equilibrio tra sede legale e sedi locali, ma soprattutto tra digitalizzazione e rapporti dal vivo, nella piena consapevolezza che da questo equilibrio è possibile offrire un alto standard qualitativo, sia nella mediazione che nella formazione.

 

Far conoscere la mediazione civile grazie ai nostri Partner e ai progetti condivisi

Grazie ad alcuni accordi con siti giuridici riprenderanno le nostre pubblicazioni con carattere di continuità, e soprattutto, la newsletter sarà più dettagliata e varia, grazie alla collaborazione di tanti nuovi professionisti che operano ed opereranno con noi.

Organizzeremo seminari e convegni, abitudine persa negli ultimi anni, ma che riprenderemo allo scopo di diffondere sempre più la cultura della risoluzione alternativa delle controversie.

 

Mediazione Civile e network uniti si vince

Finalmente ci rivedremo tutti insieme, in quanto, è nostro obiettivo organizzare nuovamente un meeting nazionale, a cui potranno partecipare tutti i professionisti che collaborano con noi.

Grazie alla condivisione, alla collaborazione e alla consapevolezza miglioreremo quanto esistente, affinché sempre più utenti sia come cittadini, che imprese, che avvocati, che professionisti possano rivolgersi a noi… e poi inizieremo a lavorare a qualcosa di nuovo…  che sia espressione ed inizio di un cambiamento per chi crede nella professione in maniera diversa, flessibile e per chi crede nel cambiamento continuo e costante.

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Uniti si vince

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