DATI GLOBALI E DATI PARTICOLARI DA UN’ANALISI GENERALE AD UN’ANALISI CONTESTUALIZZATA

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”2543″ img_size=”full”][vc_custom_heading text=”Dai dati forniti dal Ministero sulla mediazione civile…”][vc_column_text]In occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, il Presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Mammone, ha richiamato i dati acquisiti e forniti dal Ministero della Giustizia in materia di mediazione civile, più che positivi, poiché dal primo aprile 2016 al 30 giugno 2017 sono stati tenuti circa 340.000 procedimenti di mediazione che hanno contribuito a deflazionare il carico giudiziario.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Gli accordi conseguiti in mediazione sono stati in aumento, rispetto al periodo precedente e, soprattutto, c’è un dato certo: di contro ad una durata di 882 giorni ( minima ) per un giudizio di primo grado, una procedura di mediazione con accordo si conclude in un periodo che va dai 90 ai 123 giorni, un vero e proprio abisso.

Per non parlare, poi, dei costi e dei vantaggi fiscali che vengono riconosciute alle parti che decidono di attivare o aderire ad una procedura di mediazione. Non solo, poiché va infatti ricordato che il ruolo dell’avvocato in mediazione, oggi viene ampiamente riconosciuto, a livello tariffario, anzi si può affermare che l’avvocato è maggiormente renumerato rispetto al mediatore.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]In aggiunta ai dati nazionali forniti nell’inaugurazione dell’anno giudiziario, si pone rilievo a quanto definito dal Doing Business 2018:

la rapidità dei giudizi è essenziale per le piccole e medie imprese e per le imprese in genere, poiché favorendo la composizione dei conflitti in genere, specie la composizione delle crisi da sovraindebitamento, si consente la ripresa dell’economia”.

In particolare, nella relazione si definisce che la qualità di un sistema giudiziario debba essere valutata dalle best practities e dall’adeguata adozione di misure alternative al giudizio.

Pensiamo, che nei paesi anglosassioni mediazione, arbitrato e mediazione in bancarotta sono degli strumenti ampiamente utilizzati da anni e ora utilizzati anche in tutti gli stati dell’Unione Europea, attraverso gli strumenti della conciliazione, della mediazione, dell’arbitrato e delle procedure di sovraindebitamento.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_custom_heading text=”Ai nostri dati sulla mediazione civile…”][vc_single_image image=”2545″ img_size=”full”][vc_column_text]

Nel nostro piccolo, qual è stato l’impatto della mediazione e delle procedure di sovraindebitamento?

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Rispetto allo scorso anno, abbiamo assistito ad una vera e propria impennata delle mediazione demandate dai giudici in sede di giudizio e, soprattutto, abbiamo assistito ad un aumento dei depositi delle mediazioni volontarie, oltre che per le quali l’esperimento sia previsto come condizione di procedibilità.

In linea percentuale, nello stesso arco temporale dello scorso anno, abbiamo assistito al raddoppio dei numeri sia relativi ai depositi che ai conseguimenti degli accordi.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Ad oggi, possiamo affermare che presso la Conciliando Med:

  • i depositi sono raddoppiati;
  • gli accordi sono aumentati in una percentuale del 33%;
  • la nostra pagina mediazione sul sito Legal Professional Network è una delle maggiormente cliccate e ricercate nel web;
  • la richiesta di formazione per la mediazione civile ha subito un aumento, con richiesta di corsi di formazione sia in città piccole che grandi;
  • la richiesta di apertura sedi è in crescita.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Abbiamo assistito ad un decremento delle mediazioni unicamente presso le sedi in cui operano meno mediatori, ossia, presso le quali non è stato ben compreso il concetto di network e di gruppo e ci sta adoperando affinché il concetto di gruppo e di coesione e sviluppo sia maggiormente sentito da chi aderisce e fa parte della nostra rete.

In merito alle materie, i report in relazione agli accordi sono i seguenti:

  • diritti reali, successioni e divisioni;
  • condominio, locazioni, comodato, questioni tra coniugi;
  • mediazioni demandate in qualsiasi materia;
  • mediazioni volontarie e societarie;
  • mediazioni in materia di responsabilità medico sanitaria;
  • contratti bancari, finanziari ed assicurativi.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Mentre c’è una maggiore attenzione alla procedura di mediazione da parte delle a.s.l. , nonché del personale medico sanitario che inizia ad aderire alle procedure e a ricercare accordi, le banche, le finanziarie e le assicurazioni continuano ad essere il fanalino di coda e a fermarsi al primo incontro di mediazione, il cosiddetto incontro preliminare, dichiarando di non voler proseguire, o addirittura, non presentandosi.

Sicuramente, in nostro supporto, verranno giudici attenti che, interverranno predisponendo condanna alle spese li dove la parte chiamata in mediazione non abbia partecipato all’incontro informativo o abbia partecipato, rifiutandosi di proseguire la mediazione, proferendo il tipico

“non sussistono i presupposti per procedere oltre nella procedura di mediazione”.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Ad oggi, le condotte di mancata partecipazione, mancata adesione o mancato reale esperimento della mediazione, con la presenza delle parti ed una effettiva conduzione e tenuta della mediazione vengono ampiamente sanzionate dai giudici, come è giusto che sia, allo scopo di favorire quelle metodologie alternative che, per l’Unione Europea ed il Doing Business rappresentano un elemento ineliminabile per la ripresa economica.

Del resto, come si può pretenedere che un’impresa straniera venga ad investire in Italia o ad intrattere rapporti commerciali, sapendo che si predilige, in caso di contrasto, un giudizio che durerà almeno 800 giorni di contro ad una procedura di mediazione che ne durerà da 90 giorni ad un massimo di 120?

Più che a noi l’ardua sentenza, a noi avere la consapevolezza che, mediando e conciliando, si vince sempre.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][stm_sidebar sidebar=”527″][/vc_column][/vc_row]

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