[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”2478″ img_size=”full”][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Il CEPEJ, ossia Commissione Europea per efficienza della giustizia, è un organo istituito nel 2002 dal Comitato del Consiglio dei Ministri d’Europa, al fine di migliorare la qualità e l’efficienza dei sistemi giudiziari europei, intesi quali membri del Consiglio d’Europa, ed accrescere la fiducia degli utenti nella giustizia.
Ogni due anni, il Cepej publica i risultati dei propri studi sul funzionamento dei sistemi giudiziari interessati, attraverso la cooperazione con gli stati membri.
Dopo un periodo di interruzione , nel 2017, ha ripreso i suoi lavori la commissione per la mediazione del CEPEJ ( CEPEJ-GT- MED ).[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Durante il primo mandato, il gruppo di lavoro aveva condotto una valutazione sulle
raccomandazioni:
[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Successivamente al’incontro del 23 e 24 Maggio 2017, il GT- MED, attraverso i rappresentanti nominati per i singoli stati membri, si è posto l’obiettivo di:
[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Successivamente, il 12 settembre 2017 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione su determinati aspetti della mediazione civile e commerciale, invitando gli stati membri a favorire lo sviluppo e la diffusione dello strumento, sia in ambito nazionale che transfrontaliero.
In particolare, la risoluzione invita la Commissione a valutare la necessità di:
A tutti gli Stati membri viene raccomandato, quindi di:
[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Del resto, non va dimenticato che la composizione del conflitto oggi rappresenta l’elemento base anche nella gestione delle crisi da sovraindebitamento e delle crisi da insolvenza ( non più fallimento )e che pertanto, il modello europeo di gestione delle crisi da insolvenza tende sempre più verso il modello americano della bannkrupty mediation che, di certo non intende appannare il nostro sistema codicistico e il nostro diritto, ma che, comunque, appare più consono per favorire la ripresa economica in un momento in cui chi ha ragione, non sempre risulta vittorioso, per cui, un accordo resta lo strumento più sicuro e certo per sopravvivere al conflitto e alla crisi.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][stm_sidebar sidebar=”527″][/vc_column][/vc_row]