Covid-19 sospensione mutui tutela del debitore Comunicato Stampa

Nella giornata del 31.3.2020, l’avv. Cira Di Feo nostro presidente onorario e responsabile scientifico di Legal Professional Network Srl, in proprio, ha inviato due segnalazioni all’attenzione del Governo Italiano e delle Autorità di settore in relazione a gravi accadimenti che si sono verificati a suoi assistiti.

Nella specie, un suo assistito residente in una “zona rossa”, ossia in un comune soggetto a regime di quarantena a causa di un focolaio di Covid-19, nella scorsa settimana continuava ad essere destinatario delle telefonate da parte di una società di recupero crediti, che gli intimava il pagamento delle somme dovute entro pochi giorni. Nella medesima giornata, il suo assistito e la moglie ricevevano ben tre telefonate dalla società di recupero crediti e nelle giornate precedenti anche il legale era stato destinatario delle richieste, affinché i correntisti provvedessero al pagamento delle rate di mutuo non saldate.

Medesima sorte è stata subita da una sua assistita che riceveva una richiesta da parte di una società di recupero crediti, con mail inviata in data 28.3.2020, relativamente a fatture del comparto energia!

Infine, un imprenditore le comunicava di aver richiesto al proprio istituto bancario di essere autorizzato ad una operazione oltre fido per circa 150.00 euro, richiesta non accolta dalla banca, la quale motivava avesse necessità dei bilanci degli ultimi due anni e di un bilancio al 28.2.2020 per autorizzare uno sconfino di 150.00!

Sebbene il decreto avente ad oggetto le misure di aiuto in ambito bancario non sia stato ancora oggetto di conversione, si ritiene che i fatti di cui sopra assumano carattere di estrema gravità, soprattutto gli accadimenti relativi alle continue richieste da parte delle società di recupero crediti ai danni dei cittadini che, in questo momento, spesso si ritrovano impossibilitati ad uscire di casa e in alcuni casi dispongono appena dei mezzi di sussistenza.

A tale scopo, sono state informate tutte le autorità competenti, comprendendo il Ministero dell’Interno Ministero della Giustizia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Garante della Privacy, Arera, Banca d’Italia, il Comitato economico per il credito e il risparmio, le Procure della Repubblica competenti territorialmente.

Ad oggi, la situazione di stato di pericolo e di bisogno, che sta caratterizzando le nostre giornate e che ormai ha comportato una crisi economica e finanziaria senza precedenti, non autorizza chi opera nel settore del recupero crediti a “perseguitare” i debitori che, mai come in questa occasione, sono inermi.

Al tempo stesso gli istituti bancari e finanziari sono tenuti ad astenersi da segnalazioni, messe in mora, comunicazioni di decadenze del termine ed inadempimenti contrattuali, dalla notifica di cessioni del credito e da ogni altra azione che non consentirebbe alcuna forma di tutela da parte dei soggetti destinatari, in questo momento.

E’ per questo che è stato richiesto l’intervento delle autorità statali, giudiziarie, bancarie e di settore, affinché venga assicurata tutela ai cittadini italiani in questo particolare momento storico, poiché speculare sulle difficoltà economiche altrui, a parte il profilo giuridico, rappresenta una delle grandi mancanze di deontologia, etica ed umanità.

Nella giornata del 4.1.2020 la Legal Professional Network ha provveduto all’invio di una ulteriore segnalazione e richiesta di intervento, rappresentando le esigenze di quanti si rivolgono ad essa in qualità di cittadini indebitati ed sovraindebitati.  In questa richiesta è stata segnalata anche la necessità di consentire l’accesso al credito con garanzia statale, anche in favore dei soggetti non bancabili allo scopo di consentire a tutti di risollevarsi dalla attuale situazione e di ritenere nulle e procedere alla cancellazione di quante segnalazioni da istituti bancari e finanziari siano state effettuate in questo periodo.

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