Quando l’Europa viene in aiuto dei cittadini : Euribor e mutui

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”2606″ img_size=”full”][vc_column_text]Per anni si è parlato di un provvedimento della commissione europea in base al quale i cittadini che avessero stipulato un mutuo con tasso euribor, nel periodo dal 2005 al 2009 potessero essere risarciti.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”52px”][vc_column_text]Facciamo chiarezza.

La Commissione Europea, con la sentenza del 2013, caso n. AT 39914 del 3 dicembre 2013, pubblicata solo dopo anni, ha riconosciuto, implicitamente, il diritto al risarcimento in favore di tutti gli utenti ingannati attraverso la stipula di contratti di mutuo, prestiti e derivati tra il 2005 e il 2009, purché prevedessero un tasso variabile legato all’Euribor.

Nello specifico caso, vi era un’intesa restrittiva della concorrenza, ovvero un cartello tra le principali banche europee, con lo scopo di manipolare, a proprio vantaggio, il corso dell’Euribor.

La Commissione Europea ha dunque condannato, alla conclusione delle indagini svolte, 4 tra le più note Banche europee, con l’accusa di aver manipolato il tasso di interesse che incideva sui mutui dei cittadini europei, l’Euribor appunto, nel periodo che va dal 2005 al 2009.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”52px”][vc_column_text]Praticamente cosa significa e cosa comporta per il cittadino comune?

Chi ha stipulato un contratto di mutuo con tasso legato alle variazioni Euribor potrà notare, leggendo il contratto, che i parametri di determinazione degli interessi non sono chiari, perché contengono una serie di rinvii a valori e valute.

Non solo, sicuramente, nel corso del tempo, ha subito l’aumento eccessivo delle rate di mutuo per alcune mensilità.
Giuridicamente, ai sensi dell’art. 117 del T.U.B. l’incertezza della clausola di determinazione degli interessi in un contratto di mutuo determina la nullità della clausola stessa (art. 117 T.U.B.).[/vc_column_text][vc_empty_space height=”52px”][vc_column_text]Il settore bancario della Legal Professional Network, oltre ad offrire consulenza in fase di giudizio per tutti coloro che siano interessati ad essere risarciti, previa valutazione del contratto di mutuo, si avvarrà anche di due strumenti ossia la mediazione e l’arbitrato:

  1. Con l’utilizzo della CTU bancaria e della proposta in mediazione si cercherà di giungere ad una soluzione attraverso la mediazione civile, evitando il giudizio, o creando le basi per aver successo in giudizio;
  2. Attraverso l’utilizzo dello strumento dell’arbitrato si giungerà ad una soluzione per le questioni più delicate e complesse.

È da precisare che, già numerosi tribunali stanno adottando strumenti atti a quantificare le somme effettivamente dovute alla banca, a mezzo c.t.u. e vi sono stati dei provvedimenti In senso positivo.

Va valutato che, attraverso mediazione ed arbitrato, si potrebbe anche giungere ad una riduzione delle rate o dell’importo residuo da restituire alla banca in relazione al contratto di mutuo.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”52px”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][stm_sidebar sidebar=”527″][/vc_column][/vc_row]

Tanti auguri di Buona Pasqua 2018

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”2601″ img_size=”full”][vc_column_text]Legal Professional Network augura a tutti i responsabili, i mediatori affiliati e a tutti i collaboratori che formano la nostra rete  tanti auguri di Buona Pasqua, che sia per tutti una Pasqua di rinnovamento, di pace e piena di serenità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][stm_sidebar sidebar=”527″][/vc_column][/vc_row]

DATI GLOBALI E DATI PARTICOLARI DA UN’ANALISI GENERALE AD UN’ANALISI CONTESTUALIZZATA

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”2543″ img_size=”full”][vc_custom_heading text=”Dai dati forniti dal Ministero sulla mediazione civile…”][vc_column_text]In occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, il Presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Mammone, ha richiamato i dati acquisiti e forniti dal Ministero della Giustizia in materia di mediazione civile, più che positivi, poiché dal primo aprile 2016 al 30 giugno 2017 sono stati tenuti circa 340.000 procedimenti di mediazione che hanno contribuito a deflazionare il carico giudiziario.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Gli accordi conseguiti in mediazione sono stati in aumento, rispetto al periodo precedente e, soprattutto, c’è un dato certo: di contro ad una durata di 882 giorni ( minima ) per un giudizio di primo grado, una procedura di mediazione con accordo si conclude in un periodo che va dai 90 ai 123 giorni, un vero e proprio abisso.

Per non parlare, poi, dei costi e dei vantaggi fiscali che vengono riconosciute alle parti che decidono di attivare o aderire ad una procedura di mediazione. Non solo, poiché va infatti ricordato che il ruolo dell’avvocato in mediazione, oggi viene ampiamente riconosciuto, a livello tariffario, anzi si può affermare che l’avvocato è maggiormente renumerato rispetto al mediatore.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]In aggiunta ai dati nazionali forniti nell’inaugurazione dell’anno giudiziario, si pone rilievo a quanto definito dal Doing Business 2018:

la rapidità dei giudizi è essenziale per le piccole e medie imprese e per le imprese in genere, poiché favorendo la composizione dei conflitti in genere, specie la composizione delle crisi da sovraindebitamento, si consente la ripresa dell’economia”.

In particolare, nella relazione si definisce che la qualità di un sistema giudiziario debba essere valutata dalle best practities e dall’adeguata adozione di misure alternative al giudizio.

Pensiamo, che nei paesi anglosassioni mediazione, arbitrato e mediazione in bancarotta sono degli strumenti ampiamente utilizzati da anni e ora utilizzati anche in tutti gli stati dell’Unione Europea, attraverso gli strumenti della conciliazione, della mediazione, dell’arbitrato e delle procedure di sovraindebitamento.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_custom_heading text=”Ai nostri dati sulla mediazione civile…”][vc_single_image image=”2545″ img_size=”full”][vc_column_text]

Nel nostro piccolo, qual è stato l’impatto della mediazione e delle procedure di sovraindebitamento?

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Rispetto allo scorso anno, abbiamo assistito ad una vera e propria impennata delle mediazione demandate dai giudici in sede di giudizio e, soprattutto, abbiamo assistito ad un aumento dei depositi delle mediazioni volontarie, oltre che per le quali l’esperimento sia previsto come condizione di procedibilità.

In linea percentuale, nello stesso arco temporale dello scorso anno, abbiamo assistito al raddoppio dei numeri sia relativi ai depositi che ai conseguimenti degli accordi.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Ad oggi, possiamo affermare che presso la Conciliando Med:

  • i depositi sono raddoppiati;
  • gli accordi sono aumentati in una percentuale del 33%;
  • la nostra pagina mediazione sul sito Legal Professional Network è una delle maggiormente cliccate e ricercate nel web;
  • la richiesta di formazione per la mediazione civile ha subito un aumento, con richiesta di corsi di formazione sia in città piccole che grandi;
  • la richiesta di apertura sedi è in crescita.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Abbiamo assistito ad un decremento delle mediazioni unicamente presso le sedi in cui operano meno mediatori, ossia, presso le quali non è stato ben compreso il concetto di network e di gruppo e ci sta adoperando affinché il concetto di gruppo e di coesione e sviluppo sia maggiormente sentito da chi aderisce e fa parte della nostra rete.

In merito alle materie, i report in relazione agli accordi sono i seguenti:

  • diritti reali, successioni e divisioni;
  • condominio, locazioni, comodato, questioni tra coniugi;
  • mediazioni demandate in qualsiasi materia;
  • mediazioni volontarie e societarie;
  • mediazioni in materia di responsabilità medico sanitaria;
  • contratti bancari, finanziari ed assicurativi.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Mentre c’è una maggiore attenzione alla procedura di mediazione da parte delle a.s.l. , nonché del personale medico sanitario che inizia ad aderire alle procedure e a ricercare accordi, le banche, le finanziarie e le assicurazioni continuano ad essere il fanalino di coda e a fermarsi al primo incontro di mediazione, il cosiddetto incontro preliminare, dichiarando di non voler proseguire, o addirittura, non presentandosi.

Sicuramente, in nostro supporto, verranno giudici attenti che, interverranno predisponendo condanna alle spese li dove la parte chiamata in mediazione non abbia partecipato all’incontro informativo o abbia partecipato, rifiutandosi di proseguire la mediazione, proferendo il tipico

“non sussistono i presupposti per procedere oltre nella procedura di mediazione”.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Ad oggi, le condotte di mancata partecipazione, mancata adesione o mancato reale esperimento della mediazione, con la presenza delle parti ed una effettiva conduzione e tenuta della mediazione vengono ampiamente sanzionate dai giudici, come è giusto che sia, allo scopo di favorire quelle metodologie alternative che, per l’Unione Europea ed il Doing Business rappresentano un elemento ineliminabile per la ripresa economica.

Del resto, come si può pretenedere che un’impresa straniera venga ad investire in Italia o ad intrattere rapporti commerciali, sapendo che si predilige, in caso di contrasto, un giudizio che durerà almeno 800 giorni di contro ad una procedura di mediazione che ne durerà da 90 giorni ad un massimo di 120?

Più che a noi l’ardua sentenza, a noi avere la consapevolezza che, mediando e conciliando, si vince sempre.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][stm_sidebar sidebar=”527″][/vc_column][/vc_row]

Legal Professional Network e Sovraindebitamento su Radio Rai 1

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”2532″ img_size=”full”][vc_column_text]Vi riportiamo il link alla puntata integrale della trasmissione “Inviato Speciale” dedicata all’approfondimento di tematiche sociali del Radiogiornale di Radio Rai 1.

Nella prima parte viene affrontata la tematica molto delicata dell’indebitamento delle famiglie italiane e di come il passo sia breve nell’arrivare al problema ancor più serio del sovraindebitamento in Italia.

Tra gli intervistati L’Avv Cira Di Feo propone casi pratici di richieste di aiuto seguite dalla Legal Professional Network e di come, grazie alla Rete SoS Sovraindebitamento e alla legge 3.2012, sia possibile uscire dalla crisi[/vc_column_text][vc_column_text]Per riascoltare la puntata completa potete cliccare ascolta la puntata[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][stm_sidebar sidebar=”527″][/vc_column][/vc_row]

La Legal professional Network su “Inviato Speciale” Radio Rai 1

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”2523″ img_size=”full”][vc_column_text]

Sabato parleremo di Sovraindebitamento e Mediazione

[/vc_column_text][vc_column_text]E con enorme soddisfazione che vi inviatiamo a seguire sabato 24 Febbraio 2018 alle ore 8:30 la puntata del “Inviato speciale” settimanale del Radiogiornale di Radio Rai 1 dedicato al racconto e all’approfondimento di storie, problematiche, tendenze e persone.

Nella prima parte della trasmissione la giornalista Milvia Spadi intervisterà l’avv. Cira Di Feo Responsabile della Legal Professional Network e creatrice della “Rete S.o.S. sovraindebitamento” prima rete professionale italiana dedita al coinvolgimento dei comuni, degli organismi di mediazione, dei professionisti, onlus e persone comuni sul tema del sovraindebitamento.[/vc_column_text][vc_column_text]

  • Chi sono i sovraindebitati?
  • come si sentono di sovraindebitati?
  • come vanno affrontati i problemi degli indebitati e dei sovraindebitati?
  • Quale la sottile linea di demarcazione tra usura e sovraindebitamento?

[/vc_column_text][vc_column_text]Questo e altri temi inerenti il sovraindebitamento e la mediazione verrano affrontati posti sotto la lente d’ingrandimento nell’intervista che l’avv. Cira Di Feo rilascerà nel corso del programma stesso.

Un altro importante riconoscimento che da enorme prestigio al lavoro e alle forze messe in campo da tutta la Legal Professional Network e da chi la rappresenta in tutta Italia.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][stm_sidebar sidebar=”527″][/vc_column][/vc_row]

AGGIORNAMENTI DALL’EUROPA IN MATERIA DI MEDIAZIONE E DINTORNI

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”2478″ img_size=”full”][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Il CEPEJ, ossia Commissione Europea per efficienza della giustizia, è un organo istituito nel 2002 dal Comitato del Consiglio dei Ministri d’Europa, al fine di migliorare la qualità e l’efficienza dei sistemi giudiziari europei, intesi quali membri del Consiglio d’Europa, ed accrescere la fiducia degli utenti nella giustizia.

Ogni due anni, il Cepej publica i risultati dei propri studi sul funzionamento dei sistemi giudiziari interessati, attraverso la cooperazione con gli stati membri.

Dopo un periodo di interruzione , nel 2017, ha ripreso i suoi lavori la commissione per la mediazione del CEPEJ ( CEPEJ-GT- MED ).[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Durante il primo mandato, il gruppo di lavoro aveva condotto una valutazione sulle
raccomandazioni:

  • 10.2001 in materia di mediazione civile e commerciale;
  • 98.1. in materia di mediaizone familiare;
  • 99.19 riguardante la mediazione penale;
  • 1.2009 avente ad oggetto la mediazione tra autorità amministrative e cittadini privati.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Successivamente al’incontro del 23 e 24 Maggio 2017, il GT- MED, attraverso i rappresentanti nominati per i singoli stati membri, si è posto l’obiettivo di:

    1. a. favorire l’effettiva applicazione delle linee guida del Cepej in materia di
      mediazione penale, familiare, civile, commerciale e amministrativa, adeguando
      ove necessario la normativa, in tutti gli stati membri;
    2. contribuire alla realizzazione di programmi di cooperazione tra stati in
      materia di mediazione.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Successivamente, il 12 settembre 2017 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione su determinati aspetti della mediazione civile e commerciale, invitando gli stati membri a favorire lo sviluppo e la diffusione dello strumento, sia in ambito nazionale che transfrontaliero.

In particolare, la risoluzione invita la Commissione a valutare la necessità di:

  • elaborare norme di qualità per l’erogazione del servizio di mediazione inambito nazionale ed europeo;
  • monitorare i procedimenti tenuti presso gli stati;
  • valutare gli ostacoli alla libera circolazione degli accordi di mediazione tra gli stati dell’Unione;
  • trovare soluzioni per estendere l’ambito di applicazione della mediazione anche ad altre questioni civili ( tra cui il diritto di famiglia ) e commerciali, nonché ai conflitti tra pubblica autorità e cittadini.

A tutti gli Stati membri viene raccomandato, quindi di:

    1. Dare priorità al cambiamento di mentalità giudirica attraverso lo sviluppo di una cultura della mediazione basata sulla risoluzione amichevole delle controversie, attraverso adeguati strumenti e programmi di informazione e formazione;
    2. prevedere l’utilizzo di incentivi per favorire la diffusione dell’tilizzo effettivo della procedura e di sanzioni come deterrente per il mancato ricorso alla procedura di mediazione;
    3. favorire uno scambio di best pratcties tra le giurisdizioni nazionali, allo scopo di aumentare la consapevolezza sull’utilizzo dello strumento della mediazione
    4. assicurare elevati standards qualitativi del servizio di mediazione a livello europeo
    5. assicurare il monitoraggio dei dati delle procedure oggetto di mediazione sia a livello nazionale che transfrontaliero, nel rispetto del regolamentosulla protezione dei dati personali Dal Cepej e dal Parlamento europeo viene quindi una linea di continuità, che indica il modello Italiano come di riferimento per tutti gli stati europei e che incita i medesimi a profondere maggiori sforzi per favorire il ricorso allo strumento della mediazione civile e commerciale, sia allo scopo di deflazionare il contenzioso, che di favorire la ripresa economica.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]Del resto, non va dimenticato che la composizione del conflitto oggi rappresenta l’elemento base anche nella gestione delle crisi da sovraindebitamento e delle crisi da insolvenza ( non più fallimento )e che pertanto, il modello europeo di gestione delle crisi da insolvenza tende sempre più verso il modello americano della bannkrupty mediation che, di certo non intende appannare il nostro sistema codicistico e il nostro diritto, ma che, comunque, appare più consono per favorire la ripresa economica in un momento in cui chi ha ragione, non sempre risulta vittorioso, per cui, un accordo resta lo strumento più sicuro e certo per sopravvivere al conflitto e alla crisi.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][stm_sidebar sidebar=”527″][/vc_column][/vc_row]

Una nuova veste per Legal Professional Network

[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]PERCHE’ UN NUOVO SITO?
PERCHE’ UNA NUOVA IMPOSTAZIONE?
PERCHE’ UNA NUOVA VESTE PER LA LEGAL PROFESSIONAL NETWORK?[/vc_column_text][vc_single_image image=”1705″ img_size=”full”][vc_column_text]Come ben sapete, la Legal Professional Network nasce con uno scopo ben preciso: aggregare professionisti dei settori della risoluzione alternativa delle controversie in tutte le sue forme ( comprese mediazione, arbitrato e sovraindebitamento ) e della tutela dei diritti di imprese e cittadini, anche attraverso partenariati e protocolli di intesa con enti pubblici, locali e strutture no profit.

Allo scopo di realizzare i nostri obiettivi si è reso necessario cambiare veste, o meglio, disporre di un sito che fosse può accessibile e comprensibile e maggiormente indicizzato.

E’ per tale motivo che oggi, con questa nuova veste grafica e tecnologica, nonché con nuovi parametri di indicizzazione e ricerca ci affacciamo sul mondo del web con l’intenzione di essere sempre più presenti.

Siamo nati come organismo di mediazione civile e commerciale, come ente di formazione, oggi operiamo anche nel settore del sovraindebitamento e della consulenza alle imprese, a breve disporremmo di una piattaforma e learning e di nuovi servizi.

Come il simbolo che ci rappresenta, la Fenice, siamo in continua evoluzione e questo sito vuole simboleggiare una evoluzione tecnologica che per noi è indispesabile, affiancata da campagne comunicative a mezzo social, web ed avvalendoci anche di un canale YouTube.

In questo modo potremmo meglio rispondere alle aspettative di professionisti ed utenti che visiteranno le nostre pagine, ma soprattutto la Legal Professional Network avrà maggiore visibilità sul web, anche per chi non ci conosce.

A questo punto… visitateci… buona navigazione e ricordatevi che la nostra forza è nel network… perché solo con la forza della squadra si raggiungono gli obiettivi!

www.legalprofessionalnetwork.org

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][stm_sidebar sidebar=”527″][/vc_column][/vc_row]

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